mercoledì 7 aprile 2010
IL LENZUOLO
.
Vilipeso e pendente
ridotto in carcassa per il suo
troppo amore per tutti.
. . . . il rullio dei tamburi
si fondea col fragore
del tuono e del sisma.
Ecce homo, ecce inri.
Ubi homo non erat . . . In ri-
torno col trino tutt'uno,
nel padre, oltre il tempo
oltre gli universi. Dove
non sono luoghi, non limbi.
Dopo, con calma, ripresero
il corpo. Ad umani lasciando
il lenzuolo, la fede, la morte.
*
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