sabato 14 agosto 2010

PARLO DA SOLO


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Perchè parlo da solo e dico questi
tristi pensieri? Avrai dimenticato
il mio linguaggio: tra innumerevoli
voci della vita non potrai riconoscere
il suono della mia. Così le mie parole
si perdono, nel mare, lievi pallide
sabbie, eppure, un tempo non lontano,
prima che luce fosse, amore mio
nel cuore stornellava gioia d’un dono.


La tua anima ardeva del mio stesso
desiderio di fiamma ma, in adesso,
non riconosco più ciò che m’appartiene,
mendicando chiedendo ai sognatori,
con supplichevoli versi ov’è il mio bene.


Ignorato per sempre, langue e sospira
forse al mio fianco. Tu sei illusione
eterna, che illumina ed indora gli occhi
melanconici d’un pietoso mondo,
Dio non vana speranza ma certezza,
sorridimi per sempre, sin’a mia morte,
facendo ‘sì ch’io muoia in te inebriato.









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